Norme editoriali

Gli articoli proposti per la pubblicazione devono conformarsi alle seguenti norme redazionali:
i saggi devono mostrare rigore scientifico, un solido approccio teorico e metodologico, e al contempo significativi risultati di ricerca empirica, di respiro internazionale. La rivista ospita anche contributi inediti di collaboratori e studiosi stranieri di chiara fama internazionale. Tutti gli studiosi possono inviare contributi per una eventuale pubblicazione, purché siano inediti e non ancora sottoposti ad altre riviste o ad altro tipo di pubblicazione.
Gli articoli devono essere proposti alla redazione attraverso questo indirizzo mail: redazionethomasproject@gmail.com
Gli articoli, in questa fase, devono essere proposti in forma anonima per cui Nome, afferenza istituzionale, indirizzo e recapiti telefonici dell’autore (o degli autori) ed eventuali annotazioni riguardanti l’articolo devono essere inseriti nel corpo dell’email.
1) Peer review
Gli articoli devono inviati in ciascuno di questi tre formati: .doc 97/98 .rtf e .pdf
Ogni articolo dev’essere accompagnato da un documento, separato, che indichi: nome, afferenza istituzionale, indirizzo e recapiti telefonici dell’autore (o degli autori) ed eventuali annotazioni riguardanti l’articolo
2) Composizione articolo
Ogni articolo dev’essere preceduto da un abstract nella stessa lingua in cui l’articolo è redatto, a scelta tra quelle consentite (italiano, portoghese, inglese, spagnolo, francese) e di un abstract in inglese. Entrambi gli abstract non possono supereare le 500 battute, spazi inclusi.
Sono richieste, inoltre, da quattro a sei «parole chiave» sia nella lingua in cui è stato redatto l’articolo che in inglese.
I singoli saggi comprensivi di note e riferimenti bibliografici non devono superare le 40.000 battute (spazi inclusi). Saggi di lunghezza superiore devono essere preventivamente concordati con il curatore del numero monografico e il coordinatore editoriale.
È possibile includere un numero limitato di figure, fotografie, tabelle e grafici, comprensivi di crediti e/o didascalie.
Le recensioni non devono eccedere le 15/20.000 battute. Il testo non deve limitarsi a una sintesi del libro, ma proporne una lettura critica
3) Impostazione testo e citazioni
Sono previsti 2 tipi di carattere: normale, corsivo.
Il grassetto (detto anche neretto) è ammesso solo se incluso in una citazione originale.
Il corsivo va usato per le parole in lingua straniera e anche per evidenziare parole o frasi brevi dando loro una particolare enfasi. Se ne consiglia comunque un uso ponderato.
Le citazioni superiori a tre righe vanno collocate fuori dal corpo di testo, senza virgolette e in corpo 10. Le citazioni inferiori a tre righe vanno poste tra virgolette caporali («xxx»). Per le parti virgolettate all’interno di una frase essa stessa tra virgolette, si possono usare le virgole apicali «xxxx: “yyyy”. Xxx». Nel caso di riferimenti non letterali a testi specifici, è necessario, in nota a pié di pagina, riferirsi al testo nel seguente modo: «cfr./cf./see» e simili, seguendo per il resto le ulteriori norme bibliografiche.
Le virgolette caporali possono essere usate anche per dare un particolare risalto a termini o espressioni, specialmente se svincolati dall’uso comune. Se ne consiglia comunque un uso ponderato.
Nel caso in cui si pongano corsivi non presenti in un testo originale in citazione, questo uso dev’essere specificato in nota.
Per le epigrafi, valgono le stesse regole citazioni indicate di seguito.
4) Note a piè di pagina
Le note vanno poste sempre a pié di pagina, in corpo 10, interlinea singola, secondo le impostazioni di Word, numerate in maniera progressiva. Si raccomanda di non utilizzare rientri all’inizio della nota.
5) Caratteri del testo
Corpo del testo: Times New Roman, corpo 12, giustificato, interlinea 1,50. Formattare il testo senza alcun rientro.
Titolo del saggio: Times, corpo 14, giustificato, minuscolo, nessun rientro, nessun punto finale.
Sottotitolo eventuale: in corsivo.
Una volta ultimata la fase di revisione, il nome dell’autore sarà inserito di seguito al titolo dalla redazione. Ogni riferimento alla filiazione dell’autore (università, centro studi, ente, etc…), solo se necessario per motivi contrattuali, sarà inserito a piè di pagina mediante asterisco. Questo tipo di informazione deve essere inviata a parte nel corpo della e-mail, come sopra indicato, con la specificazione: da inserire a piè di pagina.
Titoli paragrafi: Times, corpo 12, giustificato, nessun rientro, nessun punto finale, numerazione araba, due righe di separazione dal testo precedente e una riga di separazione dal testo successivo.
6) Modalità di citazione
I riferimenti bibliografici, inseriti direttamente nel testo, vanno riportati, tra parentesi, col cognome in maiuscolo dell’autore seguito da uno spazio, dall’anno dell’edizione utilizzata, seguito dai due punti e dal numero di pagina (FREUD 2002: 10).
In caso di diverse pubblicazioni dello stesso autore nello stesso anno, si fa seguire l’anno da lettere minuscole dell’alfabeto in progressione. Nel caso in cui gli autori siano più di uno, devono essere scritti entrambi e separati da un trattino breve centrale (DELEUZE-GUATTARI 1984: 34).
Se gli autori sono più di tre, va riportato il cognome del primo autore seguito da et al.: GILBERTO et al.
Le citazioni di testi considerati classici riporteranno in calce, tra parentesi, i riferimenti bibliografici secondo tradizione comune: (Platone, Apologia di Socrate, VIII, 22d-22e), seguito da nota a pié di pagina in cui si indicherà, secondo le norme bibliografiche, l’edizione impiegata, anche quando si tratta di una traduzione (Platone 1986: 40-41). Quando la traduzione del testo è di responsabilità dello stesso autore del saggio, ciò dovrà essere indicato nella stessa nota tra parentesi: (tr. mia/nostra). Nel caso in cui si utilizzi una traduzione già esistente, citata in bibliografia, è consigliato indicare l’edizione originale di partenza (vedi avanti).
7) Norme per la bibliografia finale
esempio base:
BENJAMIN, Walter. «Tesi di filosofia della storia», in: Angelus Novus. Torino: Einaudi, 1995 (eventuale data edizione originale fra parentesi).
Nel caso delle ristampe o nuove edizioni della prima edizione da cui si cita, se ne indicherà il numero in apice: 19953 (dove il n. 3 in apice sta per «terza edizione, terza ristampa e simili)
La bibliografia sarà citata a fine testo, ed elencata senza numerazione, in ordine alfabetico secondo il cognome dell’autore (in maiuscolo) seguito dal nome dell’autore, per esteso e in minuscolo (e possibilmente non si devono scordare, per maggiore chiarezza, le middle initial), salvo quando l’autore stesso si firma con lettere puntate. Per ciascun autore, le varie opere sono elencate nell’ordine cronologico di pubblicazione (per opere dello stesso autore pubblicate nello stesso anno, si usino le indicazioni a, b, c).
Nel caso di cognomi analoghi (ad esempio Melanie Klein e George S. Klein), secondo l’iniziale del nome di battesimo. Il titolo del libro va in corsivo. Titoli di articoli, o di capitoli o parti di un’opera, andranno fra virgolette sergenti seguiti da virgole e «in», e titolo dell’opera in corsivo seguendo per il resto le regole editoriali suddette, con l’aggiunta dell’intervallo di pagine in questione.
Esempio:
HADOT, Pierre. Exercices spirituels et philosophie antique. Paris: Albin Michel, 2002.
o
BENJAMIN, Walter. «Tesi di filosofia della storia», in: Angelus Novus. Torino: Einaudi, 1995 (eventuale data edizione originale fra parentesi), pp. XX-YY.
Nel caso di un lavoro curato da autore/i, va riportato il nome del curatore/i seguito dalla dizione « (a cura di) », sia per le edizioni in lingua italiana sia per quelle in lingua straniera.
Si raccomanda di limitarsi ai riferimenti citati nel testo. Per il riferimento alle edizioni originali, quando si cita da una traduzione, riferirsi agli esempi seguenti.
I riferimenti bibliografici vanno quindi redatti secondo le regole desumibili dai seguenti esempi:
Volume:
BECK T. Aron, RUSH A. John., SHAW Brian F., EMERY Gary. Cognitive Therapy of Depression. New York: Guilford Press, 1979. (trad. it. : Terapia cognitiva della depressione. Torino: Bollati Boringhieri, 1987).
Curatela:
BOLTANSKI Luc, CLAVERIE Élisabeth, OFFENSTADT Nicolas, VAN DAMME Stéphane, a cura di. Affaires, scandales et grandes causes. De Socrate à Pinochet. Paris: Stock, 2007.
Saggio o capitolo di libro:
BEEBE James B. «Mother-infant mutual influence and precursors of self and object representation», in: MASLING Jospeh M., a cura di. Empirical Studies of Psychoanalytic Theories, Vol. 2. Hillsdale, New York: Analytic Press, 1983, pp.XX-YY.
Si seguono le regole suddette anche per i saggi da rivista o quotidiano.
BENEDETTI Gaetano. Intervento nel dibattito sulla relazione di John Gunderson al Convegno Internazionale New Trends in Schizophrenia. Bologna, 14-17 aprile 1988 (incisione su nastro).
Volume o articolo da sito Internet:
Si seguono le stesse indicazioni come nel caso di volumi e articoli stampati, con l’aggiunta di: testo disponibile al sito: http://www… e la data di consultazione.
Figure, tabelle e grafici: devono essere inseriti man mano nel testo, in un formato che consenta successivi eventuali interventi. Si pregano gli autori di limitare l’uso di tabelle, grafici, figure al minimo indispensabile (utilizzare sfumature di grigio), e di allegare gli stessi materiali anche in archivi a parte e in alta definizione.
Le didascalie devono essere impostate in times, corpo 9 regolare, centrato.
La tabella sarà impostata in 8 o 9, times, testatina in alto: la riformattazione dei materiali secondo il layout della pubblicazione sarà a carico dell’editor e discussa con l’autore.
Fotografie e mappe da inviare singolarmente in file jpeg con risoluzione 1200 dpi e indicare nel file di testo il punto in cui devono essere inserite e la relativa didascalia.
Accenti: si raccomanda un uso estremamente corretto dell’accentazione, specialmente per quanto riguarda accenti acuti e gravi, dieresi e diacritici, secondo le regole grammaticali di ciascuna lingua. Non è ammesso l’uso dell’apostrofo in sostituzione dell’accento (es. «È» e non «E´»)
Punteggiatura: Non si devono mai lasciare degli spazi prima dei seguenti segni di interpunzione: . (punto) , (virgola) : (due punti) ; (punto e virgola) ! (punto esclamativo) ? (punto interrogativo) ” (virgolette apicali) » (virgolette caporali). Si devono invece sempre lasciare degli spazi dopo questi stessi segni di punteggiatura. Esistono eccezioni nei casi di un uso creativo della punteggiatura, specialmente da parte di autori citati, che verranno risolti caso a caso.
Trattini: ne sono ammessi due tipi: quelli brevi ( – ) e quelli medi ( – ). I trattini brevi vanno riservati alle parole composte, ad esempio: “analisi storico-critica”, oppure per i numeri, ad esempio: “negli anni 1970-80”, “pp. 46-47”, “pp. vii-viii”, “pp. XV-XVI”, ecc. (i trattini brevi non devono mai essere preceduti o seguiti da spazi). I trattini medi vanno invece usati per le frasi incidentali, cioè per aprire una sorta di parentesi nel testo, e in questo caso deve sempre esservi uno spazio prima e uno dopo il trattino (ad esempio: «Vede dottore – disse il paziente – oggi mentre venivo da lei…»); i trattini medi sono usati anche nella bibliografia finale per indicare testi di uno stesso autore:
XXXX Yyyy. Zzzzz….
Zzzzz….
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